Recentemente, abbiamo riservato molto spazio sul nostro blog per i caricatori di rete, soprattutto quelli che offrono più porte di ricarica. I dispositivi di alimentazione richiedono l’uso di molti cavi. Un’alimentazione alternativa, ovvero la ricarica senza fili, sta diventando sempre più popolare. Oggi risponderemo alla domanda su come funziona.
Torniamo all’anno 1820 e dopo il periodo tempestoso delle guerre napoleoniche, l’Europa ha finalmente diversi anni di pace. Il fisico e chimico danese Hans Christian Oersted ha notato nella sua conferenza che l’ago della bussola si deflette sotto l’influenza della corrente nel filo. In questo modo ha scoperto il fenomeno delle interferenze elettromagnetiche. Quando Michael Faraday lo venne a sapere, decise di convertire il magnetismo in elettricità ad ogni costo. Nel 1831, dopo 10 anni di lavoro, scoprì un fenomeno che conosciamo come induzione elettromagnetica.
Che cosa ha a che fare questa storia con la ricarica dei cellulari? Ebbene, grazie a questo fenomeno è stato possibile sviluppare caricabatterie induttivi. Naturalmente, questa non è l’unica applicazione dell’induzione elettromagnetica – viene utilizzata, ad esempio, per alimentare i pacemaker.
Nel caricatore a induzione è montato un cavo a spirale, che forma una cosiddetta bobina di trasmissione. Durante il funzionamento del dispositivo, alla bobina viene applicata corrente alternata che genera un campo elettromagnetico intorno ad essa. Tuttavia, è necessaria una seconda bobina, la cosiddetta bobina di ricezione. Naturalmente si trova nel dispositivo da caricare. Il campo magnetico generato provoca l’induzione di una corrente nella bobina ricevente che alimenta la batteria.
Uno dei principali vantaggi del mercato della ricarica induttiva è il Qi standard di ricarica uniforme. Viene utilizzato da tutti i principali produttori di smartphone. In questo modo si evitano problemi di compatibilità causati da diverse spine di ricarica.
Questo standard è stato creato su iniziativa del Wireless Power Consortium, fondato nel 2008, al quale hanno aderito tutti i principali produttori – Apple, Samsung, Huawei, LG, LG, Nokia, Asus e molti altri -. Come risultato dell’accordo, dal 2010 riceviamo modelli nello standard Qi. Il nome deriva dalla parola cinese che significa flusso di energia e si pronuncia “ˈt͡ʃiː”.
Ci sono molti caricabatterie induttivi sul mercato. Si differenziano principalmente per la potenza, cioè per la velocità dell’alimentazione. Nella nostra offerta consigliamo il caricabatterie AirJuice di Green Cell. Supporta la ricarica fino a 15 W! Grazie a questo fatto, la velocità di ricarica è quasi uguale a quella della ricarica tradizionale.
La tecnologia a induzione è senza dubbio il futuro delle prestazioni della batteria, e la sua caratteristica principale è la convenienza – basta posizionare il telefono sul caricabatterie. Controlla anche le banche di energia a induzione con ricarica QI disponibili nel negozio Battery Empire.
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